Descrizione
«L’idea di questo testo nasce parecchi anni fa, quando cominciai a trasmettere in una radio privata. Era il 1977 e il mio battesimo come speaker lo ebbi con Radio Elle […]. A quel tempo, come pure negli anni a seguire, chi comprava un long playing dava poco conto alle illustrazioni delle copertine, molto spesso straordinarie e ricercate, perché interessava il vinile ovvero la musica che era incisa su quel supporto. La maturità, però, non solo ci fa crescere, ma ci fa anche ragionare sul perché delle cose. Ecco che, un giorno, guardando la copertina di un LP, mi chiesi di chi fosse quella illustrazione. Da quel momento scoprii un mondo di pittori, illustratori, fumettisti e dei tanti che avevano a che fare con il disegno e l’iconografia».
(Dall’introduzione, firmata dall’autore)
Da Andy Wharhol a Zerocalcare: L’arte per l’arte, era importante la copertina per
il successo di un album quando diventava parte della sua identità.
A fine anni sessanta si era cominciato a dare importanza alle copertine in quanto
fino a quel momento poco importava cosa ci fosse rappresentato considerato che
l’obbiettivo dell’acquisto era il vinile con la sua musica regisrata.
Poi improvvisamente il miracolo, grazie anche all’intuizione di un grafico
pubblicitario; che volendo far vendere di più un disco di un’artista, pensò bene
di attrarre l’acquirente anche con una bella immagine.
Ovviamente gli anni settanta fecero da grande traino perchè si era nel bel mezzo
della psichedelia, dei movimenti hippye di tutto quello che poteva meglio
rappresentare la creatività di quel decennio.
Si dice: ” la pubblicità è l’anima del commercio ” credo che mai frase fu più
azzeccata per definire ciò, non a caso Wharhol e altri illustratori nascono proprio
come grafici pubblicitari.
Il percorso ideale di ” Biblio Road ” parte dalle copertine dei vinili e attraversa
la storia della musica con alcuni dei concerti storici, gli illustratori delle
copertine italiani.
Inoltre per i più curiosi ci sono le varie forme di vinili transitate negli ultimi
sessant’anni e tutto il mondo di notizie che gli speaker di radio avevano come
fonte di approvvigionamento prima di internet.
Dulcis in fundo, i mezzi con cui si potevavo ascoltare i vinili…..!
La pubblicazione delle copertine è stata autorizzata dalle case discografiche, che hanno consentito all’autore di fare e offrire un percorso guidato nella memoria.
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